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Parte di processo

Il settore caseario è, tra le varie produzioni alimentari, forse quello che presenta la maggiore variabilità in termini di processo produttivo e la cosa è particolarmente vera in Italia.
Sul territorio nazionale vengono prodotte quasi 500 varietà diverse di formaggi di cui una cinquantina hanno riconoscimento di origine protetta da parte della UE.
Se a questi numeri aggiungiamo tutti gli altri prodotti derivati del latte ci rendiamo conto della complessità di questo mercato, che inevitabilmente si riflette sulla parte tecnologica del processo produttivo.

Industrializzare un processo produttivo legato alla tradizione gastronomica, mantenendo intatte le caratteristiche del prodotto è un compito impegnativo e affascinante, nel quale tuttavia MH interviene solo in minima parte e solo in alcuni prodotti di nicchia.



Alimentazione al confezionamento primario
L'allineamento dei formaggi a blocchi dopo l'uscita dalle vasche, seguito dalla paraffinatura, dal ribaltamento dei prodotti per trattamenti specifici sulle superfici esterne, l'alimentazione alle macchine di taglio, il trasporto del prodotto non confezionato e, infine, l'utilizzo di disimpilatori per vaschette preformate, rappresentano passaggi chiave nel processo.

In generale, oltre ai dispositivi specifici, Sani-Flex e Tappeti lavabili fanno la parte del leone.

Allinemento uscita vasche Ribaltamento forme Disimpilatori Sani-Flex Tappeti lavabili

Confezionamento primario


Flowpack orizzontali e verticali
Incartatrici
Doypack Termoformatrici Termosaldatrici

Il confezionamento primario nel settore caseario è anch’esso piuttosto vario, troviamo flowpack orizzontali per formaggi solidi, termoformatrici o vaschette termo saldate per solidi e semi-solidi, così come per lo yoghurt, flowpack verticali o doypack per formaggi in siero come la mozzarella o i grattugiati pronti e per finire incarto a portafogli per formaggi fusi e spalmabili.

Collegamento con confezionamento secondario

All’uscita di queste macchine, in particolare per tutti quei prodotti che hanno un processo di produzione a caldo, si trovano spesso dei sistemi di raffreddamento e condizionamento.
Per rispondere a questa esigenza MH utilizza il sistema Heliflex, non come buffer LIFO, ma adattandolo all’applicazione con un impianto di scambio termico e una cabina coibentata.

Per tutti i tipi di imballo, prima di alimentare il confezionamento secondario, è buona norma utilizzare nastri trasportatori e dispositivi che abbiano strutture completamente lavabili.
Una particolare attenzione deve essere prestata nei confronti dei materiali. Le sanificazioni in questo settore utilizzano prodotti chimici piuttosto aggressive, per garantire l’abbattimento della carica batterica.
Questi possono avere un impatto significativo sulla vita utile dei componenti meccanici. Per quanto riguarda gli accessori, i più comuni sono i sistemi di unificazione all’uscita delle termoformatrici o termosaldatrici.

Spirali di raffreddamento Unificatori Elevatori a facchini

Confezionamento secondario


Clusteratrici
Incassatrice
Flowpack verticale
Incassatrice semi-automatica

Il secondario è spesso limitato all’imballo per la spedizione, quindi vassoio o scatola, le eccezioni sono rappresentate da display per prodotti tipo snack o cluster per formati piccoli e yoghurt.

Non è raro invece trovare le mozzarelle in multipack tramite flowpack verticale.

Collegamento con il pallettizatore

I nastri di trasporto scatole e alimentazione al pallettizzatore infine vedono applicate le consuete tecnologie, dai nastri a rullini o rulliere frizionate per i tratti di accumulo ai nastri a rulli attivati per sorting e formazione strato.

Non mancano, naturalmente, le proverbiali spirali per liberare lo spazio a terra e andare ad alimentare i pallettizzatori dall’alto.

Sorter Dispositivi ARB Accumulo a bassa pressione Spiralveyor

Alimentazione al pallettizzatore

Una volta arrivati al livello di scatola o vassoio di cartone ondulato, unità tipica per la spedizione su pallet, le soluzioni tornano a essere quelle comuni a tutti I mercati: trasportatori a catena larga e a basso attrito, rulliere frizionate e sistemi ARB Intralox per la distribuzione dei colli e l’alimentazione al pallettizzatore.

Per le linee più piccole e lente possiamo aggiungere al nostro portfolio pallettizzatori semi-automatici con Cobot.

Pallettizzatore Cobot