Gli unificatori pneumatici o ad accumulo sono dotati di "cancelli" sulle corsie di ingresso che rimangono chiusi in attesa che la sezione di convergenza sia libera, rilasciando poi le file di prodotti in sequenza. Questa soluzione semplice ed economica presenta due importanti prerequisiti: i prodotti devono essere in grado di sopportare la pressione durante la fase di accumulo e le macchine a valle devono essere in grado di ricevere i prodotti in treno senza essere sollecitate. Il primo punto è intuitivo perché riguarda l'integrità dei prodotti e significa che quelli ammissibili sono scatole, vassoi, prodotti impilati in confezioni strette. 

È però più importante approfondire il secondo punto. All'uscita dell’unificazione, i prodotti sono attaccati l'uno all'altro o comunque molto vicini, ma la velocità del nastro è pari a quella che si otterrebbe con prodotti regolarmente temporizzati e con uno spazio tra loro pari alla dimensione del prodotto stesso. La produttività media della linea non cambia, ma quando il treno arriva a valle, quella istantanea, dal punto di vista della macchina, è doppia.

Per questo motivo, o la macchina è in grado di gestire la situazione, oppure è necessario normalizzare il flusso con un nastro di rallentamento e uno di accelerazione dopo l'unificatore, il che richiede chiaramente più ingombri, due motori aggiuntivi e una logica di controllo più complessa.