Unificatori dinamici serie HP
Unificatore evoluzione della serie DU sviluppata specificamente per flowpack ad alte velocità.
Caratteristiche tecniche:
Per flowpack.
Cadenze produttive oltre i 250 ppm fino a 600 ppm in uscita.
Larghezza prodotti fino a 150 mm.
Lunghezza prodotti fino a 200 mm.
Struttura a sbalzo per cambio rapido dei tappeti.
Sistema di aspirazione mediante soffiante per maggiori accelerazioni.
Gli unificatori veloci serie HP sono macchine sviluppate specificamente per i flowpack e in particolare per la parte di linea dedicata al collegamento tra il confezionamento primario e quello secondario.
Il flowpack è un tipo di imballaggio di grande successo in molti settori industriali, che trova le sue applicazioni più spinte nell’industria alimentare e in particolare nel cioccolato, nei prodotti da forno e nel settore dolciario e pasticceria.
L’ imballo primario - caratterizzato da una busta in film flessibile a tre saldature - viene realizzato attraverso confezionatrici flowpack orizzontali che combinano alta produttività e costi contenuti. È ormai frequente trovare confezionatrici flowpack orizzontali capaci di gestire oltre 300 prodotti al minuto, raggiungendo in alcuni casi cifre significativamente superiori.
L’imballo secondario è di solito costituito da vassoi o display in cartoncino e le macchine dedicate sono in grado di smaltire la produzione del primario e spesso di superarlo agevolmente. I costruttori di macchine secondarie leader del mercato arrivano a gestire anche 800 pezzi al minuto in fila singola. La configurazione tipica di questo tipo di macchine prevede un’alimentazione con ordinatore a tasche (Race Track) che presenta uno “strato” di flowpack a un robot, tipicamente a due o tre gradi di libertà.
Una macchina secondaria di alta gamma può essere in grado di sostenere la produzione di due o tre macchine flowpack primarie; per altri tipi di imballo in cui il confezionamento primario è più lento la convergenza può addirittura aumentare. Un unificatore ad alta produttività dedicato ai flowpack non è più un semplice accessorio della linea di confezionamento, ma di una macchina dedicata alla soluzione di molteplici criticità.
Il primo aspetto fondamentale da considerare è che il flowpack, essendo un tipo di imballo flessibile dotato di appendici residue, richiede una manipolazione delicata. I prodotti destinati a questo genere di confezionamento tendono ad essere particolarmente fragili o soggetti a deformazioni. Per queste ragioni una gestione dell’unificazione in accumulo è da escludere nel modo più assoluto, dal momento che i prodotti non si devono mai toccare tra loro.
Seconda criticità spesso sottovalutata è che, al crescere della velocità, è importante ottenere all’uscita del dispositivo un passo prodotti quanto più regolare possibile. Una gestione “a treni” potrebbe comportare per la macchina confezionatrice secondaria delle velocità istantanee superiori ai limiti di produttività raggiungibili dalla macchina stessa.
Alla luce di queste problematiche, la soluzione proposta dagli unificatori HP sviluppati da MH prevede una fasatura - uno ad uno - dei prodotti, realizzata con sistema multi-tappeto dotato di motorizzazioni indipendenti per ciascuna delle piste di ingresso. Questo avanzato sistema di controllo ottimizza il passo tra le confezioni in uscita, assicurando una fasatura precisa e senza contatto per eliminare il rischio di incastri, sovrapposizioni o danneggiamenti.